Pomodoro costoluto di Maratea

Arca del Gusto
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Il pomodoro costoluto di Maratea è di grosse dimensioni, la sua forma è tondeggiante e presenta numerose irregolarità. Quando i singoli frutti arrivano a maturazione possono superare il kg di peso. Il loro colore è un rosso intenso, talvolta con sfumature aranciate o rosate. La polpa è carnosa, di colore rosso chiaro, profumata e tendenzialmente dolce, con numerose caverne e pochi semi.
Si utilizza principalmente crudo, all’insalata, semplicemente con un filo d’olio extravergine e un pizzico di sale, nella classica insalata "caprese", accompagnato dai formaggi a pasta filata locali come la Treccia di Massa di Maratea. Dopo aver portato i frutti alla massima maturazione in cassette di legno si può lavorare anche in conserva: ciò permette la conservazione e il consumo per tutto il corso dell’anno.
Le piantine si trapiantano tra maggio e giugno e si dispongono in file distanti tra loro circa 1,20 metri. La pianta è vigorosa e necessita di pali e fili di sostegno. I terreni ideali sono quelli ricchi di sostanza organica e con un modesto apporto di acqua. La raccolta avviene a partire dalla seconda metà di agosto fino ai primi freddi. Tutte le operazioni di raccolta sono manuali e non si utilizza alcun diserbante chimico.
I primi pomodori costoluti sono giunti a Maratea negli anni ’20 del secolo scorso, portati da alcuni emigranti che rientravano dal continente americano. Da allora, i semi sono stati tramandati di generazione in generazione dalle famiglie di contadini locali, adattandosi perfettamente al territorio.
Sebbene sia un prodotto ampiamente diffuso sulle tavole dei cittadini di Maratea la distribuzione al di fuori del territorio è minima, e ritrovare il prodotto sui banchi dei mercati è raro. Ad oggi una sola azienda agricola ne produce in quantità tale da permetterne il commercio.

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Territorio

NazioneItalia
Regione

Basilicata

Area di produzione:Maratea

Altre informazioni

Categorie

Ortaggi e conserve vegetali

Segnalato da:Valerio Elefante