Pomodorino rosso lungo di Castronuovo di Sant’Andrea

Arca del Gusto
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Questo ecotipo di pomodorino si coltiva nella valle del Serrapotamo, dove si trova il comune di Castronuovo Sant’Andrea, dal quale ha preso il nome, e nelle aree vicine di Chiaromonte, Calvera, Carbone, Teana, Fardella, Roccanova.
Le bacche sono lunghe 6-4 cm e hanno un diametro di circa 3 cm. Completata la maturazione la bacca e la polpa si presentano con una colorazione rosso vivo. La polpa è soda, elastica e compatta e con un elevato grado zuccherino, e presenta un buon numero di semi. Un mazzetto pesa circa 1 kg.
Il raccolto avviene alla fine del mese di agosto, ma grazie alla sua conservabilità sulla quale influisce la lentezza della sua maturazione, dura fino ad aprile. Si consuma dunque fino alla primavera ed è utilizzato, in particolar modo, in quella che viene chiamata “insalata rosso gialla di Castronuovo di Sant’Andrea” composta da pomodorini gialli e rossi a pezzetti, sale, olio extravergine di oliva, aglio e peperone secco di Senise. Si usa anche per la preparazione di sughi, bruschette o zuppe di verdure e legumi.
La coltivazione prevede poca irrigazione e addirittura la completa sospensione in prossimità della raccolta. Il frutto presenta una certa sensibilità all’acqua che lo rende moderatamente vulnerabile all’azione delle piogge, specie a quelle frequenti. L’effetto nocivo delle piogge, però si dispiega più nel tempo della conservazione. La raccolta mattutina è seguita dalla fase di “insertura” che viene effettuata in giornata.
La tecnica di “insertatura” consiste nel predisporre un filo lungo circa 50 cm, retto ad un capo dalla bocca all’altro dalla mano sinistra; sul filo così teso i grappoli vengono posati con grande perizia dalla mano destra l’uno a fianco all’altro. I mazzetti sono poi appesi in locali a temperatura asciutta e moderatamente calda e conservati attaccati alle travi di legno nei “catuoj’” (magazzini).
Il metodo di conservazione a "nserte", tramandato dalle signore più anziane, custodi della tradizione, e la sua durabilità nella conservazione, rendono questo prodotto un prodotto da preservare. Al momento è disponibile in quantità ridotte, per la presenza di pochi produttori e per i cambiamenti climatici che rendono la sua coltivazione più difficile.

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Territorio

NazioneItalia
Regione

Basilicata

Altre informazioni

Categorie

Ortaggi e conserve vegetali

Segnalato da:Flavia De Marco