Pumell, Pumela
La Pomella della Valle Staffora è una mela dalla forma appiattita, di piccola-media dimensione. Ha una buccia liscia e cerosa, dal colore verde con vistosa mascella rossa all’insolazione e lenticelle piccole e poco visibili verde-biancastro. Il peduncolo e corto o medio, di medio spessore. Ha una cavità peduncolare ampia, profonda, liscia e regolare. La polpa è bianca, soda, succosa, zuccherina e molto aromatica. Si usa raccoglierla acerba tra fine settembre e ottobre. Matura in fruttaio resistendo fino ad aprile. È autoctona della Valle Staffora, dove l’albero è di vigore elevato, mediamente assurgente. Ha un’ottima resistenza alle malattie. Cresce tra 100 e 1000 metri di altitudine.
La si dice "genovese" per la consuetudine dei produttori di mele di recarsi per la vendita sul mercato ligure tramite le carovane che, da tempi remoti, percorrevano i tracciati delle antiche vie del sale tra i due versanti dell’Appennino, piacentino-pavese a nord e tosco-ligure a sud. Queste carovane, tra le altre merci, portavano soprattutto varietà di mele che si conservavano a lungo, utili sulle navi per lunghi viaggi e in cui venivano stipate nella paglia. Si citano trasporti di mele sulla tratta della via del sale già nelle note dei pedaggi dei monaci del monastero di San Colombano a Bobbio, ma non sappiamo se si trattasse già di pomelle. Una citazione del 1901 dell’agronomo Girolamo Molon indica e descrive tale frutto come appartenente ad una “varietà avuta nel 1895 dal sig. Barbieri di Borgoratto”. Nel 1949 è stata citata nel Congresso Nazionale di Frutticoltura tenutosi a Ferrara dove la si nomina come “cultivar” diffusa nella provincia di Pavia.
L’area storica di diffusione di questa varietà è la Valle Staffora in provincia di Pavia, sulle colline dell’Oltrepò pavese. In particolare è presente nei comuni di Ponte Nizza e Bagnaria. Singoli alberi sono presenti nei campi delle più antiche famiglie contadine insieme alla Rostaiola (mela simile alla pomella) per mantenere viva la tradizione di questo frutto aromatico e piacevole per i bambini. Purtroppo, non appare interessante ai grandi mercati nella pomella della Valle Staffora perché di forma piccola, anche se su portinnesto con il diradamento, riesce a raggiungere dimensioni medie. La sua forma inoltre non è sempre regolare. L’abitudine di raccoglierla acerba la fa sembrare acidula e astringente.
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