Pitanga

Arca del Gusto
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Pitanga

La Pitanga (Eugenia uniflora) è uno dei cosiddetti ‘frutti delle foreste indigene’, e cresce su alberi che possono arrivare fino ai 7 metri e mezzo in altezza, appartenenti alla famiglia delle mirtacee. Il frutto ha tempi veloci di sviluppo e maturazione, che avviene solo tre settimane dopo la fioritura. La raccolta si effettua quando questa bacca si stacca dalla pianta con il semplice tocco, per evitare il forte sapore resinoso che essa ha quando è ancora mezza acerba. La pitanga ha un calice persistente che misura fino a quattro centimetri di diametro e otto costole ben distinguibili; il suo colore varia dal verde all’arancione al viola man mano che avanza nella maturazione. La buccia è sottile e leggermente acida, mentre la polpa è rossa e succosa, tra il dolce e l’acido a seconda del grado di maturazione.Generalmente si mangia come frutta fresca, intera o solo in parte, cosparsa di zucchero per mitigare il suo odore di resina. Ma si può anche usare per preparare conserve, marmellate, gelatine e succhi di frutta. Nella provincia di Corrientes diventa anche l’ingrediente per la grappa di ñangapirí, ottenuta facendo macerare i frutti nel brandy, e il succo può essere tramutato in vino e aceto. Le foglie in infusione hanno proprietà digestive, diuretiche e anti-diarroiche; un decotto della sua corteccia è utilizzato come colluttorio per curare il mal di gola e altre patologie orofaringee. I frutti infine sono ricchi di vitamine, specialmente A e C, e minerali come calcio, ferro e fosforo. La pianta è originaria delle foreste subtropicali di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, ma la si ritrova anche coltivata in alcune regioni tropicali di Asia e Australia. Oggi il numero di esemplari di pitanga si è notevolmente ridotto. Una delle ragioni principali è che, sfortunatamente, si è diffusa l’idea che la foresta ‘non serva a niente’, con il suo conseguente abbattimento e sostituzione con colture commerciali. È anche vero che il frutto è poco conosciuto al di fuori della regione, e che è largamente ignorato dalla corrente principale dell’agronomia. La pitanga si ritrova oggi sia in stato selvatico sia in frutteti e giardini, coltivata per il consumo familiare con tecniche tradizionali, con una rendita molto bassa per unità di superficie.

Foto: © Laura Rosano

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Territorio

NazioneArgentina
Regione

Misiones

Altre informazioni

Categorie

Frutta fresca, secca e derivati

Comunità indigena:Guaraní
Segnalato da:Chef Manuel Agrelo, Awasi Iguazu, Relais & Châteaux