Il chub (Kyphosus incisor) è un pesce che per tradizione è stato pescato dagli abitanti dell’isola di Providencia. Ha una testa piccola e un grande corpo dalla pelle brunastra. La carne è giallognola. Un esemplare può arrivare a misurare anche 50 centimetri. Il peso va dai tre ai quattro chili. L’odore risulta molto pungente, per cui non sono molti ad apprezzarlo in cucina. La carne, coriacea, diviene commestibile solo grazie ad apposite manipolazioni, che tra le altre cose servono ad attenuare il muschio, causa del forte odore di questa specie. La marinatura richiede varie ore, per cui è bene iniziare per tempo: si aggiungono aglio, cipolla, succo di arancia Bitter Sweet o limone, secondo il gusto. Si attendono due o tre ore, poi si griglia, si sbollenta in acqua o si fa lessare. Oppure si scotta in acqua e si griglia in un secondo tempo. La pesca è vietata tra dicembre e marzo. Il chub si cattura alla lenza, con il metodo tradizionale.
Si pesca in forma sostenibile in una zona del parco naturale nazionale di Old Providence MacBean Lagoon. I pescatori specializzati provengono da una zona molto specifica dell’isola di Providencia: Punta Rocosa, detta anche Rocky Point. Ogni anno, in ottobre, si tiene una sagra in onore di questo pesce. I cuochi dell’isola si sfidano per presentare ricette innovative a base di chub, mentre i pescatori fanno a gara per riportare a terra l’esemplare più grande e organizzano regate sulle imbarcazioni tradizionali dell’isola, dette Cat boat.
L’evento è accompagnato da musica e concorsi di ballo tradizionale. Per le comunità indigene che vivono nell’area del parco e nelle immediate propaggini la rilevanza di questa specie ittica è al tempo stesso economica, ecologica, gastronomica e culturale, tanto è vero che il chub è assurto a elemento identitario fortemente radicato nei costumi tradizionali. Non esistono stime sui volumi di pesce pescato, perché la specie non è commercializzabile.
Il chub è apprezzato da pochi e non risulta disponibile alla vendita, per cui le tradizioni legate alla sua cattura e alla sua preparazione potrebbero rischiare di scomparire, a mano a mano che gli isolani perderanno interesse per il suo consumo. Le generazioni più giovani dimostrano scarso interesse per le arti da pesca tradizionali, e meno che mai per una specie ittica senza alcun valore commerciale. Anche per questo si è tentato di infondere nuova linfa alla sagra del chub nel tentativo di mantenere in vita la tradizione e l’identità legata a questo pesce.
Tiene la cabeza pequeña y el cuerpo grande, piel marrón oscura y carne amarillenta. Puede medir hasta 50 cm de largo y pesar entre 3 y 4 kg. Tiene un olor muy fuerte y por esto no muchas personas lo consumen. Su carne es dura y requiere de una preparación especial para que sea comestible y para disminuir el almizcle, que produce ese fuerte olor. Se debe adobar con varias horas de anticipación: se agrega ajo, cebolla, y bastante jugo bittersweet o limón. Pasadas unas dos o tres horas, se lleva a la brasa o se sancocha o cocina en agua. Una vez cocido, se puede llevar a la brasa. Este pez tiene una veda de diciembre a marzo. Es capturado con la técnica artesanal de línea de mano.
Este pescado se captura de forma sostenible en la una zona al interior del Parque Natural Nacional Old Providence MacBean Lagoon. Los pescadores que lo capturan son de una zona muy específica de la isla de Providencia llamada Punta Rocosa o Rocky Point, en lengua nativa. En nombre de este pescado se realiza un festival cada año en el mes de octubre donde los cocineros de la isla tienen el reto de presentar recetas innovadoras hechas con este pescado. Los pescadores hacen un concurso de pesca para ver quien logra atrapar el Chub más grande y hacen carreras de botes tradicionales o Cat boat.
También hay música y concursos de baile tradicional. Este pez tiene una importancia económica, ecológica, gastronómica y cultural para las comunidades raizales presentes y aledañas al parque ya que se ha convertido en un elemento de identidad fuertemente arraigado en sus costumbres tradicionales.
No hay un estimado de los niveles de captura al no ser una especie de pez comercializable.
Al ser un pescado poco consumido y comercializado, la tradición asociada a su captura y preparación podría estar en riesgo en la medida que los isleños pierdan el interés en su consumo. Las nuevas generaciones están poco interesadas en las artes de pesca artesanal y menos en la captura de peces sin valor comercial. Por este motivo, se dinamizó el festival como estrategia para preservar la tradición e identidad ligada a este pez.