Pera Pala

Arca del Gusto
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Palabirne

Riconoscibili da lontano per il fusto alto e nodoso, le chiome folte dei peri Pala si stagliano nel cielo estivo tra Castelbello e Malles, in Alta Valle Venosta. All’epoca della fioritura, che in quella zona raggiunge il suo culmine attorno al 23 aprile (San Giorgio) offrono un vero spettacolo.
La varietà è soprannominata Turkische Birne cioè pera turca per via delle sue origini orientali. Pilli Palli Birne è il termine utilizzato in un catalogo merceologico del 1775, da cui probabilmente il nome odierno di Palapirne. L’altro nome con cui è conosciuta è Sommerapothekerbirne, la pera estiva del farmacista, che lascia intuire sia la sua stagionalità, sia il suo comune impiego nella medicina popolare.
La pianta è rustica e vigorosa, adatta a quote particolarmente elevate.
Sentinella muta di centinaia di masi, l’albero della Palapirn è maestoso (spesso supera i 10 metri) e quasi sempre centenario. Eppure, nonostante i suoi frutti abbiano nutrito e deliziato generazioni di venostani e richiamato acquirenti anche dalla vicina Svizzera, il suo destino sembrava segnato come quello di tanti frutti poco commerciali: il progressivo abbandono ne minacciava la scomparsa.
Il frutto è medio grosso, Il colore della buccia è giallognolo e tende a schiarire al raggiungimento della maturazione, presentando leggere sfumature rossicce nelle parti più esposte al sole. La polpa è succosa e fine, bianca con sfumature gialline, dal gusto dolce e dal leggero aroma di moscato.
L’impiego gastronomico è basato sull’uso del prodotto essiccato: i kloazn sono infatti ingredienti fondamentali di moltissime ricette tradizionali. Erano soprattutto le donne ad occuparsi della raccolta delle pere in autunno con altissime scale a pertica e di farle seccare nei forni ancora caldi dopo la cottura del pane. I kloazn si dovevano conservare fino a Natale per diventare il ripieno di krapfen e frittelle, una volta pestati e macinati. Reidratati con acqua tiepida diventavano l’ingrediente del pane alla frutta, uno dei dolci più antichi della tradizione contadina tirolese. Tra gli usi più insoliti c’era anche l’impiego per la preparazione di un surrogato del caffè.
La pera pala sta lentamente ridestando l’interesse che merita, tanto da diventare protagonista di un partecipato evento gastronomico nel mese di settembre: il Pala Pira Sunnta cioè “La domenica della Pera Pala” presso l’antica cittadina di Glorenza, significativa anche per i molti peri censiti sul suo territorio.

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Territorio

NazioneItalia
Regione

Trentino Alto Adige

Area di produzione:Valle Venosta

Altre informazioni

Categorie

Frutta fresca, secca e derivati

Segnalato da:Angelo Carrillo