Patata bianca di Como

Arca del Gusto
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La Bianca di Como è una patata semi- precoce che si caratterizza per una pezzatura piuttosto grande. Questa patata ha una forma sferica- ovoidale, leggermente appiattita e con degli occhi (gemme) chiari e profondi. La buccia si presenta di colore giallo- chiaro ed è liscia mentre la pasta è bianca- paglierino. La raccolta avviene tra la fine dell’estate e gli inizi di settembre.
È una patata adatta a tutti gli usi gastronomici: gnocchi, puré, lessata, fritta e via dicendo. Ad Esino Lario si usa come ingrediente della pasta delle tradizionali patole (o ravioli di Sant’Antonio): ravioli ripieni di salsiccia, amaretto e foglie di anice.

Si ritiene che la Bianca di Como sia stata introdotta grazie all’iniziativa di una nobildonna, tale Teresa Ciceri Castiglioni di Como, che nel 1777 decise di introdurre un nuovo alimento per i contadini comaschi importando le prime piante di patate dalla Francia. Più in là nel tempo la Società Società Patriotica di Milano che aveva come obiettivo quello di diffondere le nuove colture si impegnò a promuovere questa nuova patata tra le brughiere brianzole in Valsassina. Inoltre, questa patata riscosse un cospicuo successo commerciale tanto che negli anni Trenta del Novecento fu introdotta in altre località italiane.

Con l’introduzione di nuove cultivar estere (soprattutto tedesche, olandesi ed inglesi) attorno al secondo dopoguerra si è avviato il declino della coltivazione di patata Bianca di Como. Negli ultimi anni, grazie anche alla creazione di un consorzio, si sono avviati dei progetti finalizzati al recupero di questo prodotto che alcuni piccoli agricoltori coltivano in Val d’Esino, a Vimercate e a Mariano Comense.

Questa varietà di patata è stata oggetto di ricerca da parte di alcuni docenti e ricercatori della dell’Università di Pavia, che hanno raccolto in una pubblicazione numerose informazioni su un gran numero di varietà locali lombarde (“Le varietà agronomiche lombarde tradizionali a rischio di estinzione o di erosione genetica Ortive e cerealicole: uno sguardo d’insieme” , G.Rossi, F. Guzzon, M. Canella, E. R. Tazzari, P. Cauzzi, S. Bodino, N. M.G. Ardenghi , Pavia University Press, 2019)

L’attività di ricerca necessaria a segnalare questo prodotto nel catalogo online dell’Arca del Gusto è stata finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese  – avviso n° 1/2018 “Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento”, ai sensi dell’articolo 72 del codice del Terzo Settore, di cui al decreto legislativo n 117/2017

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Territorio

NazioneItalia
Regione

Lombardia

Altre informazioni

Categorie

Ortaggi e conserve vegetali

Segnalato da:Graziano Rossi