Il peksimet è un pane cotto due volte che è nato a Bodrum, sulla costa occidentale della Turchia. Una città vicina porta il nome Peksimet. E’ consumato da secoli dai pescatori della zona. Si è diffuso poi a ovest attraverso pescatori e cacciatori di spugne di mare. Si tratta di un pane che può essere conservato fino a sei mesi in un luogo asciutto. I cacciatori di spugna prendevano il peksimet secco per le loro spedizioni, e lo bagnavano con acqua di mare prima di mangiarlo. Quattro diversi tipi di farina sono usati per fare il peksimet: farina integrale, di miglio, di segale e di orzo. Aggiunto il lievito, si cuoce la pasta, si fa raffreddare, e si cuoce poi ancora per due giorni a fuoco basso in forni tradizionali di pietra, all’aperto. Si può trovare in vendita nei mercati degli agricoltori locali. Oggi il peksimet rischia l’estinzione perché la preparazione è difficile e richiede tempo. Sono rimasti alcuni produttori anziani, ma in pochi utilizzano farine artigianali.
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