Kobi, Gobi, Kowi, Andiroba
L’Olio di Touloucouma si estrae da un piccolo albero che appartiene alla famiglia delle Meliacaee e alla specie Carapa, di cui si conoscono solo 11 varietà e la cui classificazione e descrizione, tuttavia, non è ancora molto chiara. Diffusa in tutte le aree tropicali, sia in Africa che nelle zone amazzoniche, la specie Carapa, dalla quale si ottengono semi ricchi di acidi grassi, è apparentemente originaria delle zone umide del Senegal e delle foreste delle Antille. Si trova anche sotto il nome Kobi in Mali, Gobi o Kowi in Sierra Leone e Andiroba in Guinea Bissau. L’olio di touloucouma è invece diffuso prevalentemente nei paesi dell’Africa occidentale, soprattutto nelle aree più prossime alle zone umide del litorale atlantico.
L’albero Carapa è di piccole dimensioni e produce un frutto composto da una capsula con quattro o cinque valvole, ognuna delle quali racchiude da due a cinque semi. La fioritura avviene da gennaio a maggio; la maturazione inizia a maggio.
L’olio di semi di Carapa viene estratto dai semi che devono preliminarmente essere sgusciati. Quest’operazione è molto dispendiosa in termini di tempo ed energie poiché il guscio è molto duro e deve necessariamente essere frantumato. I semi sono poi finemente pestati e scaldati finchè non rilasciano l’olio di colore giallo, un odore caratteristico e un sapore molto amaro. Il liquido solidifica a temperature inferiori a 25 °C.
La vendita è soprattutto locale. Generalmente si sfruttano le virtù cosmetiche e farmacologiche dell’olio, per esempio nella cura delle malattie intestinali e contro i reumatismi. È indicato anche per i problemi della pelle e come repellente contro gli insetti, sia per il corpo umano che per il legno. In cucina l’uso dell’olio di Touloucouma è molto limitato a causa del sapore molto amaro. In alcune aree rurali del Senegal settentrionale i semi di Carapa sono usati come i semi di cola.
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