Lulo, obando, nuqui
La naranjilla (Solanum quitoense) è un frutto popolare in Ecuador che si è anche diffuso anche in altri paesi del Sud America, come il Perù e il sud della Colombia. Oggi è sempre meno frequente trovarlo nella zona di origine, la città di Quito. Infatti, il nome scientifico della specie, Solanum quitoense, deriva proprio del nome della capitale dell’Ecuador.
E’ quindi una specie originaria delle Ande, che cresce tra i 1600 e i 2400 metri di quota. Nella lingua quechua questo frutto viene chiamato lulo (gli Inca lo chiamavano lulum), ma è anche conosciuto come obando o nuqui.
La parola naranjilla invece significa letteralmente "piccola arancia", anche se il suo sapore è molto diverso, e la specie più vicina al pomodoro o alla melanzana. Sviluppa un cespuglio erbaceo e spinoso che produce frutti globosi e ovoidali con un diametro di 4-6 cm di colore giallo o arancione. La polpa è verde, ricca di succo, acida, e ricorda il pomodoro.
Il lulo si può mangiare fresco tagliandolo a metà, e poi spremendolo per ricavarne un succo e una polpa molto ricchi di vitamine. Con la polpa si preparano succhi, salse per dolci, conserve, oppure si aggiunge a bevande fermentate. Anche se i frutti sono ancora presenti sul mercato, il lulo rischia di venir dimenticato assieme al suo utilizzo gastronomico a causa dei cambiamenti intervenuti negli stili di consumo alimentari ecuadoregni.