Melassa di carruba

Arca del Gusto
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Dibs el kharrub

Il Dibs el kharrub, o melassa di carruba, è uno sciroppo denso che si ottiene mettendo in ammollo i baccelli zigrinati delle carrube e facendo poi una riduzione del liquido estratto. Viene prodotto in grandi quantità nell’area di Iqleem el kharrub (il quartiere della carruba), che si trova sulle colline pedemontane del distretto montano di Shuf, a sud di Beirut.
Il carrubo (Ceratonia Siliqua) è conosciuto e usato dall’uomo fin dai tempi antichi. E’ anche noto come «pane di San Giovanni», poiché si narra che quest’ultimo sia sopravvissuto nel deserto nutrendosi proprio di carrube. Si crede che i semi di carruba abbiano tutti esattamente lo stesso peso e venivano usati dai commercianti di diamanti, secondo i quali il peso di un seme coincideva con quello di un diamante di un carato. La parola «carato» sembrerebbe derivare proprio da “carruba”. In Libano, la melassa di carruba tradizionalmente veniva usata come sostituto dello zucchero. Oggi, per esempio, viene ancora servita come dessert mescolata col tahini, o pasta di sesamo (questo dolce prende il nome di dibs bi tahini). Le ricette del dibs el kharrub sono state tramandate oralmente per moltissime generazioni. All’inizio del XX secolo era consuetudine per i produttori di dibs el kharrub nell’area di Saida competere con i produttori di miele del sud, per stabilire quale dei loro prodotti fosse più dolce. Inoltre, la melassa di carruba aveva l’onore di figurare tra i doni che la famiglia dello sposo offriva a quella della sposa prima delle nozze: si riteneva fosse capace di aumentare le energie.
Vi è un grande interesse per il carrubo, poiché sopporta la siccità e sopravvive in terre marginali.
Il baccello della carruba è un ingrediente fondamentale per molti tipi di cibi, per via dell’alto contenuto di zuccheri.
È usato per preparare succhi fermentati e non, e come addensante per usi industriali.

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Territorio

NazioneLibano
Regione

Mount Lebanon

Altre informazioni

Categorie

Frutta fresca, secca e derivati

Segnalato da:Convivium Slow Food Beirut