La mela Buhavitza è un’antica varietà locale, coltivata in prevalenza nella regione di Kyustendil (fino a tutta la zona di Dupnitza), oltre che in alcune parti della regione di Radomir.
Il frutto è medio-grande: l’altezza media è di 64 millimetri, la larghezza media di 73 millimetri. Il peso si aggira sui 130 grammi. La forma è compatta e tondeggiante ma può presentarsi anche schiacciata e di norma non è simmetrica. L’avvallamento del picciolo è profondo, conico e striato secondo schemi asimmetrici. Il picciolo, di media lunghezza è fine. La buccia è sottile e al tocco presenta una superficie soda, gommosa e lucente, quasi unta.
La colorazione di base sfuma dal verde al giallo, ma di norma il grosso del frutto presenta dei toni di un rosso intenso, specialmente sul lato più esposto al sole. La buccia presenta spesso fini maculature. Spesso le fotografie a colori non rendono l’esatta sfumatura cromatica di questa varietà. Il torsolo è piccolo, con pareti morbide, tendenzialmente spostato verso la parte inferiore del frutto. La forma è bulbosa.
La polpa di questa mela succosa ha un colore chiaro e una consistenza compatta e fibrosa, a grana grossa, dotata di un aroma caratteristico e di una gradevole e rinfrescante punta di acidità. La Buhavitza è una mela di buona qualità.
Si raccoglie nella prima metà di settembre, anche perché una volta giunti a maturità i frutti tendono a cadere facilmente. Si consuma di preferenza a novembre, ma si può conservare anche fino alla fine di marzo. Si può degustare fresca, ma anche in conserva, cotta o fermentata, sotto forma di rakia.
Quando il regime comunista ha assunto il controllo delle campagne, le varietà tradizionali sono state rimpiazzate con ibridi moderni. Sul finire degli anni Novanta, sulla scia del cambiamento politico e quando le terre sono state restituite, gli esemplari della pianta si erano fatti rari. Oggi, anche grazie al nome caratteristico, non è difficile procurarsi delle mele Buhavitza sui mercati agricoli locali. Chi desidera piantare un alberello può fare domanda all’Istituto di agricoltura di Kyustendil.