Maíz Chulpe
Il mais Chulpe (Zea mays amylosaccharata), originario del sud della Colombia e di tutta la regione andina, è specifico delle regioni di Nariño e Cauca. Alcune coltivazioni di mais Chulpe si trovano anche in Ecuador, nella regione Carchi, e in Perù nella regione Cusco.
Il mais Chulpe viene quasi esclusivamente consumato tostato con un po’ di sale. I suoi chicchi hanno una forma particolare, leggermente corrugata, ma quando vengono scaldati si gonfiano e diventano morbidi. Il mais Chulpe presenta diversi colori – il più comune è il giallo – e ha un gusto dolce e delicato.
Nel sud della Colombia le donne più anziane hanno visto un declino negli ultimi 10-15 anni nella coltivazione di mais Chulpe. Sono molti i giovani a non conoscerne neppure l’esistenza.
Nel 2015 la rete Guardianes ha lanciato una campagna per salvare questo mais a rischio di estinzione e per ridargli l’importanza che aveva un tempo, quando veniva coltivato nei campi e utilizzato per la preparazione di molti piatti.
Proprio la specificità del mais Chulpe fa sì che tanti agricoltori non siano interessati a produrlo, poiché richiede molta attenzione durante la coltivazione: deve essere tenuto a distanza da altri tipi di mais, perché non risenta di un’impollinazione incrociata che gli farebbe perdere le sue caratteristiche peculiari.
Il mais Chulpe viene tostato dentro a pentole di terracotta poste su fonti di calore, oppure cotto a fuoco basso con un filo d’olio o burro, cipolla e sale.
Può essere consumato come antipasto o come accompagnamento ad alcune zuppe o piatti tradizionali colombiani. I contadini sono soliti mangiarlo come spuntino sulla strada, insieme alle cotiche.
Viene tutt’oggi coltivato dalle comunità indigene Los Pastos, Quillacingas e da alcune comunità di contadini.