Il formaggio di mele è un dolce preparato con la varietà di mele Antonovka: una cultivar antica e particolare, dolce e al contempo aspra, ricca di pectina. Le mele, una volta lavate e sbucciate, sono private dei semi e delle parti danneggiate. Si aggiunge zucchero e si cucinano a fuoco lento per circa 48 ore per permettere l’evaporazione dell’acqua. A fine cottura si aggiungono delle spezie, tra cui zenzero, chiodi di garofano e cannella. Inoltre si può aggiungere un po’ di buccia d’arancia cotta e sminuzzata. Una volta pronta, la miscela è posta in una borsa di tessuto a forma di cuneo e posta sotto un peso per 24 ore. In seguito le borse vengono appese o distese per asciugare e stagionare per un periodo che va dai 30 ai 45 giorni.
Il “formaggio” di mele è un prodotto che ricorda le preparazioni culinarie della Szlachta, la classe nobile lituana di alcuni secoli fa. Questa ricetta fu presa dal libro di Ganna Tsiundzjavistkaja “La padrona di casa lituana” che risale al 1848. Dal 1569 al 1795, la Bielorussia, la Lituania e la Polonia appartenevano ad un’unica nazione chiamata la confederazione Polacco-Lituana. Perciò con il termine “Lituania” s’intende anche gran parte del territorio della Bielorussia attuale, in particolare le aree centrali, occidentali e settentrionali. Per questa ragione il primo libro di cucina bielorussa s’intitolava “Il cuoco lituano” o “La padrona di casa lituana”, anche se scritto dopo il 1795.
Il “formaggio” di mele è un dessert originale oggi realizzato dai pasticceri di Minsk, la capitale bielorussa. La preparazione ed il sapore somigliano molto a quelle di una conserva. Viene chiamato formaggio perché la procedura di appendere il composto in una borsa di cotone è lo stesso utilizzato per preparare il formaggio, ma anche per la sua forma e consistenza. Il formaggio di mele è preparato quanto i frutti sono maturi, ma è pronto per il consumo solo per le vacanze natalizie. Per questa ragione il “formaggio” divenne un dolce tradizionale di Natale. Un tempo vastamente conosciuto in Bielorussia oggi è preparato in quantità più ridotte ed è quasi dimenticato, probabilmente per via della sua preparazione lunga e complessa.
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