Fico binello della Val di Magra

Arca del Gusto
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Il fico binello è coltivato nelle campagne della Val di Magra, in particolare nel versante a mare e si trova soprattutto tra gli oliveti più vecchi e sui ciglioni dei terreni incolti.

Si tratta di una pianta molto rustica e che non è mai stata oggetto di una specifica coltivazione, infatti ha la particolarità di nascere spontanea. Inoltre, ha sempre occupato le zone marginali come i capifila dei doppioni delle viti, i margini dei ciglioni o i muri a secco. Spesso una pianta di fico era presente negli orti delle famiglie o sul portico di casa, così da creare dell’ombra.
La pianta di fico binello arriva a raggiungere una notevole statura e le sue radici possono estendersi notevolmente alla ricerca di acqua. Il fico è di piccole dimensioni, a volte a crescita gemellare (da cui il nome “binello” che significa gemello) ed è di colore verde all’esterno mentre l’interno risulta arancione- rosato.

La raccolta, che avviene alla fine di agosto-settembre rappresenta sicuramente l’operazione più onerosa visto che la scalarità della maturazione dei siconi implica diversi passaggi. Inoltre, la raccolta deve essere fatta con picciolo (zéccolo) e questo fatta comporta un molto lavoro e molta cautela. Il sapore di questo fico è molto dolce e si consuma da fresco, da essiccato oppure si preparano confetture o pane con i fichi secchi. I fichi che vanno essiccati si raccolgono con il picciolo e si mettono su dei graticci formati da canne secche. Si lasciano al sole per un paio di giorni dopodiché la sera si mettono al riparo, o si coprono con rami di castagno intrecciati. I fichi vengono poi riposti in panieri che vengono immersi in acqua bollente la sera; la mattina seguente si espongono di nuovo al sole per due giorni a seccare. A questo punto sono pronti e si conservano in paniere coperte da un panno di tela bianca in una stanza fresca.

La commercializzazione del fico binello non è affatto semplice: il frutto è molto delicato e per nulla resistente alle manipolazioni. Qualsiasi tipo di lesione, ammaccatura o schiacciamento porta a marcescenza perdendo così ogni valore commerciale.
Ad oggi il fico binello risulta una varietà abbandonata, marginalizzata e che spesso veniva estirpata per favorire invece la coltivazione di olivo. Il numero delle piante di è ridotto rispetto al passato, ma ancora qualche albero si trova presso gli orti famigliari.

L’attività di ricerca necessaria a segnalare questo prodotto nel catalogo online dell’Arca del Gusto è stata finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese – avviso n° 1/2018 “Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento”, ai sensi dell’articolo 72 del codice del Terzo Settore, di cui al decreto legislativo n 117/2017.

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Territorio

NazioneItalia
Regione

Liguria

Area di produzione:Val di Magra

Altre informazioni

Categorie

Frutta fresca, secca e derivati

Segnalato da:Marco Pettinelli