Il fagiolo giallo Arikara (Phaseolus vulgaris L.) era una delle coltivazioni primarie delle tribù indiane d’America Mandan e Arikara, presenti nella valle del Missouri nella zona centro-occidentale degli Stati Uniti. Si tratta di un fagiolo secco noto per la sua fase di maturazione precoce e la resistenza alla siccità, che gli permette di sopravvivere la stagione a crescita bassa delle Grandi Pianure del Nord. Si conserva bene, con una resistenza moderata alla muffa bianca. Questa varietà tende a crescere verticalmente e in forma di cespuglio, producendo un fagiolo leggermente più grande del fagiolo Pinto. Il colore del seme è di un castano dorato con un cerchio scuro che circonda l’occhio (la parte del fagiolo un tempo attaccata alla pianta generatrice). Il fagiolo giallo Arikara è considerato buono per la cottura perché possiede una buccia dura e mantiene la sua forma durante il procedimento di cottura. Inoltre, si cuoce in poco tempo ed ha un sapore cremoso. La comunità Arikara era composta da abili agricoltori che svilupparono il fagiolo giallo per sfidare il clima difficile della valle del fiume Missouri. Con un tempo di maturazione precoce, questi fagioli robusti accompagnavano una dieta quasi completamente basata sulle proprie pratiche agricole, compresi mais, zucche e meloni. Questa varietà fu inizialmente documentata da Lewis e Clark durante la loro esplorazione degli Stati Uniti occidentali all’inizio del 1800. Durante questa spedizione, gli esploratori passarono l’inverno del 1805 a Fort Mandan, Nord Dakota (nella zona centro settentrionale degli Stati Uniti) dove resistettero a temperature di -15°C e si nutrirono in parte di fagioli gialli Arikara. A seguito del loro ritorno in Virginia, Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti d’America, iniziò a coltivare il fagiolo giallo Arikara nel suo orto personale di Monticello. Lo descrisse come “uno dei migliori che abbiamo mai avuto”. Nel decennio del 1880 Oscar e George Will iniziarono a raccogliere e produrre semi dalle coltivazioni che rappresentavano dei cimeli per le tribù Hidatsa, Arikara e Mandan, che utilizzarono poi per formare il catalogo di semi della Oscar Will & Company. Sfortunatamente, dopo che fu spostata nella riserva di Fort Berthold vicino a Bismark, nel Nord Dakota, la tribù Arikara rimase con poco terreno da coltivare. Inoltre, nel 1956 il corpo militare di ingegneri costruì la diga Garrison lungo il fiume Missouri, che inondò alcuni dei terreni meglio arabili degli Arikara. Mentre il fagiolo giallo Arikara è stato fortunatamente conservato da alcune banche del seme e da piccoli produttori, il significato culturale che questo legume ha per la tribù Arikara è stato più difficile da mantenere poiché la popolazione è stata privata della propria terra durante gli anni. Negli ultimi anni il fagiolo ha acquistato notorietà nel nord est degli Stati Uniti e nel Canada perché la sua maturazione precoce si addice a zone con una stagione di crescita più breve. Oggi, i semi sono per la maggior parte prodotti per il consumo domestico o per la vendita nei mercati degli agricoltori locali. Il fagiolo giallo Arikara è a rischio prima di tutto per il suo mancato apprezzamento sul mercato rispetto ad altri fagioli. Inoltre, il patrimonio di questo fagiolo è sottovalutato e a rischio per via del limitato terreno concesso agli Arikara per la coltivazione di questo legume. Benché la precoce maturità di questo fagiolo lo renda unico, ciò potrebbe anche rappresentare una minaccia per la sua continua produzione. Nel 2001 si stava già lavorando per incrociare il fagiolo giallo Arikara con altri fagioli per trasferirne la caratteristica maturazione precoce. Se questi nuovi ibridi diventeranno famosi, il fagiolo giallo Arikara potrebbe essere cacciato fuori dalla sua nicchia agricola all’interno del clima nordico.
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