La Peresta Belvitza, nota anche come Shipochanska o Shipochka (così è detta localmente nel dialetto di Kyustendil) deriva da una varietà della zona, la Razhdavitza Belvitza, eppure si distingue per caratteristiche del tutto sui generis. La varietà è stata scoperta circa 85-90 anni or sono nel piccolo comune di Shipochano, tra i ciliegi del frutteto di un abitante del posto, Pene Ranov. Da allora ha continuato a diffondersi, e alcuni esemplari sono stati rinvenuti anche nel frutteto del vicino, Stoyne N. Lazarov.
La ciliegia è di media taglia: un’altezza di 21 millimetri in media, una larghezza di 21 millimetri in media e uno spessore di circa 18 millimetri. Il peso medio di ciascun frutto è di 5 grammi. Il picciolo, rosato alle due estremità, aderisce saldamente al frutto ed è di media lunghezza, circa 39 millimetri, per uno spessore medio-sottile.Il profilo del frutto è cuoriforme, leggermente schiacciato sui lati. Al centro della ciliegia corre una striatura rosso sangue, molto ben definita, simile a una penna di uccello. È una delle caratteristiche tipiche di questo frutto: ad essa si deve il nome di “peresta”, che in bulgaro richiama il concetto della penna di uccello.
La buccia è sottile e delicata, la colorazione, liscia e lucida, è rosso-rosata, su un fondo giallastro che copre la maggior parte della polpa (senza dimenticare la striatura rosso sangue che corre in verticale lungo la mediana, conferendo a questa ciliegia il suo tipico fascino).
La polpa del frutto è giallastra, con sfumature tendenti al crema. Il gusto è molto dolce, con un’acidità assai moderata. Il succo è limpido. Il nocciolo, facile da eliminare, è considerato di taglia media (11 millimetri). La “peresta” ha fama di ciliegia dall’elevatissima qualità.
Viene raccolta a mano a partire dalla tarda primavera, indicativamente tra la fine di maggio e i primi di giugno. Nella zona di Kyustendil la Peresta Belvitza non si coltiva per la vendita, ma se ne trovano singole piante negli orti del circondario, specialmente nei comuni di Shipochano, Razhdavitza, Shishkovtzi, Stensko e Sovolyano. Altrove questa varietà è pressoché inesistente.
Oggi la Peresta Belvitza e altre varietà locali d’epoca stanno scomparendo. La zona di Kyustendil è rinomata per le sue ciliegie, tanto da portare il soprannome di “capoluogo bulgaro della ciliegia”, ma quasi nessuno produce queste varietà in quantitativi importanti, per via del colore della buccia, della scarsa attitudine al trasporto e della mancanza di luoghi adatti alla loro conservazione, tanto più che si tratta di tipologie che vanno consumate fresche. La longevità in magazzino è modesta, un aspetto che la rende poco attraente ai fini della cerasicoltura commerciale. Oggi la maggior parte dei produttori che ancora si occupano di questa varietà la coltivano per hobby. È una ciliegia che esiste soltanto nel nostro comune e va tutelata a beneficio delle generazioni future. L’auspicio è che l’inclusione della varietà nell’Arca del Gusto possa dare maggiore visibilità ai suoi pregi organolettici, spingendo altri coltivatori a occuparsi di questa e altre varietà locali. Oltre a venire consumata fresca la Peresta Belvitza serve a preparare conserve, viene fatta essiccare e utilizzata per distillare il rakia, la caratteristica acquavite dei Balcani.