La pianta, importata in Argentina Settentrionale dagli Spagnoli, è alta circa 2-3 m e produce mazzi di fiori gialli due volte all’anno. Il frutto si sviluppa in baccelli pelosi contenenti da 4 a 6 fagioli appiattiti, con un diametro di 6mm e sfumature di marrone, nero, rosso o color crema, talvolta con macchie scure. Questi fagioli sono usati per la normale alimentazione umana, preparati in minestre o porridge, essiccati o trasformati in farina. I fagioli ancora acerbi possono essere usati in insalate o per fare conserve. Possono essere usati anche per nutrire il bestiame. Il Kumada yvyra’i ha un contenuto di proteine pari al 20% della sua composizione generale e contiene anche una buona dose di lisina e metionina. Questo fagiolo non è coltivato o commercializzato in Argentina, ma raccolto nelle foreste in cui cresce spontaneamente. Il consumo non è molto diffuso ed è solitamente più frequente tra gli indigeni e le comunità rurali. Tra le giovani generazioni, questa specie è poco conosciuta come prodotto per il consumo, nonostante sia stato storicamente usato come risorsa alimentare nell’area.
Torna all'archivio > I prodotti tradizionali, le razze locali, i saperi raccolti nell'Arca del Gusto appartengono ale comunità che li hanno preservati nel tempo. Sono stati rintracciati e descritti grazie all'impegno della rete che Slow Food ha sviluppato in tutto il mondo con l'obbiettivo di conservarli e diffonderne la conoscenza. I testi delle schede possono essere utilizzati, a fini non commerciali, senza modificarne il contenuto e citandone la fonte, ma esclusivamente per scopi coerenti con la filosofia di Slow Food.