Ciclidi Haplochromis del Lago Vittoria

Arca del Gusto
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Il Lago Vittoria, il più esteso lago africano per superficie, ospita una sorprendente varietà di pesci. A metà del XX secolo nel lago vivevano più di cinquecento specie, molte delle quali endemiche. La maggior parte di queste appartiene alla tribù degli Haplochromis, della famiglia dei ciclidi.

I ciclidi Haplochromis sono pesci piccoli, spesso colorati, che si sono adattati a una vasta gamma di habitat e nicchie ecologiche. Fino alla fine del XX secolo costituivano circa l’80% della biomassa totale di pesci nel lago Vittoria e svolgevano un ruolo chiave nei cicli dei nutrienti. Storicamente gli Haplochromis hanno sempre costituito un’importante fonte di proteine e di altri elementi nutritivi per molte comunità che vivevano sulle rive del lago. Le varie specie di Haplochromini sono indicate collettivamente come fulu nella lingua Luo, come furu in swahili e come nkejje in lingua luganda. Tradizionalmente questi minuscoli pesci venivano catturati in speciali cestini, costruiti apposta per questo scopo. Oggi per la loro pesca è più comune l’utilizzo delle reti. Una volta catturati, per aumentare la conservabilità e migliorarne il sapore, i pesci vengono essiccati al sole e poi affumicati. Possono essere essiccati direttamente sul terreno oppure infilati su spiedini di legno. Quest’ultimo metodo rende più agevole affumicare o arrostire il pesce e poi trasportarlo al mercato. Siccome sono molto piccoli, gli Haplochromis vengono mangiati interi, spesso serviti in una zuppa con ugali (farina di mais) cotta sopra al carbone.

Fino a poco tempo fa era facile trovare questi pesci in numerosi mercati, anche lontani, come quello di Nairobi, oggi invece vengono raramente pescati per essere utilizzati come cibo, e sono più spesso usati come esche per il persico del Nilo (Lates niloticus). Le autorità coloniali britanniche introdussero il persico del Nilo nel lago Vittoria negli anni ’50 per potenziare l’industria della pesca commerciale. Il pesce persico ha rapidamente consumato la maggior parte degli Haplochromis, provocando l’estinzione di circa 200 specie. Gli Haplochromis costituiscono infatti attualmente solo circa l’1% della biomassa ittica del lago.
Dagli anni ’90 la popolazione del persico del Nilo nel Lago Vittoria è diminuita a causa della pesca eccessiva e così i ciclidi Haplochromis, grazie alla loro spiccata capacità di adattarsi rapidamente ai mutamenti delle condizioni ambientali, hanno iniziato a ripopolare il lago.
Molte specie che si temevano estinte sono invece fortunatamente ricomparse. Tuttavia il lago si trova in uno stato di grave degrado dal punto di vista ecologico: l’inquinamento causato da industrie e centri abitati cresciuti nella zona durante il boom dell’industria ittica, provoca la cosiddetta “eutrofizzazione” ovvero un eccessivo accumulo di sostanze nutritive. Oltre a causare una carenza di ossigeno, l’eutrofizzazione riduce la limpidezza dell’acqua e questo fattore rende difficile per gli Haplochromis identificarsi correttamente durante gli accoppiamenti. E’ fondamentale quindi stabilire pratiche di pesca sostenibili e ripristinare la qualità dell’ecosistema, non solo per proteggere e conservare la biodiversità degli Haplochromis, ma anche per sostenere i 30 milioni di persone che vivono nel bacino del Lago Vittoria e fanno affidamento sulle sue risorse.

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Territorio

NazioneKenyaTanzaniaUganda
Regione

Mara

Nyanza

Rakai

Altre informazioni

Categorie

Pesce, frutti di mare e derivati

Segnalato da:Duncan Okech