L’urwagwa è una birra alla banana, una birra artigianale derivata dalla fermentazione della varietà di banane Musa acuminata, molto celebre tra la popolazione della zona del lago Kivu, nella regione di Kibungo nel Ruanda occidentale e nella vicina Repubblica Democratica del Congo. Nelle regioni che costeggiano Kivu sud esistono modalità di preparazione piuttosto simili a quella dell’urwagwa e con nomi differenti. Questa bevanda è preparata per il consumo personale, condivisa con amici e parenti, ma non per la vendita. La fermentazione di questa bevanda avviene in una cisterna di legno ricoperto di foglie di banana. Il succo che deve fermentare è ottenuto mescolando (o pressando) banane mature con l’uso di erba (inshinge) che spesso cresce ai lati delle montagne. Per preparare il succo, il birraio schiaccia energeticamente le banane nella cisterna con le mani e le foglie. Una volta che tutte le banane sono schiacciate, aggiunge acqua a sufficienza per diluire il livello di zucchero così da ottenere un contenuto di alcool tra il 5% e il 15%. Il birraio continua a mescolare il contenuto della cisterna (umuvure) e, al momento giusto, pressa la miscela di foglie e banane per estrarne il succo. A volte deve aggiungere acqua al residuo per estrarre qualsiasi succo ancora presente. Successivamente si distribuisce sopra al succo una preparazione di acqua e malto di miglio o sorgo (germogliato, leggermente tostato e macinato) chiamata mulolo o mujimbi, e il tutto viene poi ricoperto di foglie di banana e conservato in un luogo caldo per tre giorni. Gli enzimi presenti nel miglio o nel sorgo germogliato permettono all’amido residuo nelle banane e nel malto di continuare il processo di fermentazione, che avviene grazie alla presenza del lievito (Saccharomyces cerevisae) e ai batteri lactobacilli. Alla fine del processo di fermentazione l’urwagwa è nuovamente filtrata e deve essere consumata entro una settimana. Se miscelata ad altri prodotti la birra cambia nome; ad esempio, se si aggiunge del miele il prodotto diventa inturire. Quando il succo utilizzato per preparare l’urwagwa è fermentato senza l’aggiunta di acqua, è noto come butunda. Diversamente, quando il miele è aggiunto al succo di banana leggermente diluito prima che questo fermenti, la bevanda che ne deriva è chiamata inkangaza. Oggi l’urwagwa e le bevande ad essa associate sono a rischio di estinzione a causa dell’introduzione di banane europee a scapito degli alberi di banana tradizionali e locali.
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