Acocil della Val di Toluca

Arca del Gusto
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Acotzilli, Acocilli

Il nome di questo crostaceo viene dal termine cuitzilli, che in lingua náhuatl significa "lo storto dell’acqua” oppure “si contorce nell’acqua”. Tra le tante specie di gamberi (membri del gene Cambarellus), dieci specie sono diffuse in tutto il Messico. Una, il Cambarellus montezumae, è una specie endemica della piana centrale del Messico. Questo crostaceo d’acqua dolce vive in una zona che va dal lago Chapala, Jalisco, ai laghi nei crateri di Puebla. È di piccola dimensione e una lunghezza che va da 30 a 50 mm.

In epoca preispanica, gli Aztechi e gli altri gruppi indigeni che vivevano intorno al Bacino del Messico, ricco di acociles, consumavano questi gamberi bolliti o cotti al forno nella loro alimentazione quotidiana. Oggi, alcuni gruppi indigeni insediati intorno al fiume Lerma li catturano e li mangiano ancora. Sebbene sia una specie molto diffusa e nota agli abitanti delle diverse regioni in cui è consumato, è stata studiata meno di altre. È un gambero diverso dagli altri decapodi d’acqua dolce noti anch’essi come acocil (detti anche “gambero burrito” o reculillas) che vivono nelle acque nelle regioni di Oaxaca e Veracruz: i Procambarus (Austrocambarus) acanthophorus.

Gli acociles erano un’importante fonte di cibo per gli antichi abitanti del Messico centro-meridionale e una parte essenziale della cultura gastronomica dei Mexica e degli Aztechi. Si dice che prima dell’affermarsi del sistema Cutzmala, che porta l’acqua a Città del Messico, la valle di Toluca fosse la riva di un lago, dove oggi si trova il corso del fiume Lerma. Quest’area era densamente popolata di specie adatte al consumo umano. Dai canali era possibile raccogliere specie importanti come rane, acociles e ortaggi a foglia verde che costituivano buona parte della dieta locale. I gamberi erano certamente considerati un cibo prelibato, tanto che a un certo punto diventarono il simbolo dei tacos tradizionali dell’area. Gli acociles possono anche essere usati per preparare insalate, tamales, salse di pesce e il tradizionale molcajete. Tuttavia, vista l’urbanizzazione e l’aumentato consumo di acqua nel loro habitat nella valle di Toluca, gli acociles autoctoni sono stati drasticamente colpiti e sono a potenziale rischio di estinzione. Sono già diventati una presenza rara nei mercati di strada locali e sono venduti a prezzi più alti, chiaro segno che anche il loro utilizzo nella cucina tradizionale è in declino.

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Territorio

NazioneMessico
Regione

Oaxaca

Altre informazioni

Categorie

Pesce, frutti di mare e derivati