Achira della Valle del fiume Apurimac

Arca del Gusto
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L’achira (Canna indica) è una delle piante addomesticate meno conosciute che però vanta una lunga storia. Questa pianta si trova in alcune zone dell’America tropicale ma raramente viene coltivata.

In passato è stata commercializzata in diverse parti del globo ma solamente nell’emisfero Occidentale è associata all’agricoltura delle cosiddette “comunità marginali”.

La coltivazione di achira e l’utilizzo non sono più diffusi come un tempo, ma si registrano ancora degli utilizzi in alcune zone del Perù e dell’Ecuador. In Perù questa varietà di canna edibile, conosciuta con il suo nome quechua “achira”, è diffusa nell’area andina. La raccolta e l’utilizzo gastronomico sono ristretti alle comunità locali di lingua quechua che abitano nel Dipartimento di Cusco, nei pressi della Valle del fiume Apurimac, dove si coltivano soprattutto due varietà di achira: quella verde e l’achira “morada” che alla vista si differenziano tra di loro per il colore delle radici e delle foglie.

L’achira ha un fusto dell’altezza di un metro che è avvolto da una serie di foglie con forma laminare; la radice è tuberosa, sferica, di colore scuro e dalla consistenza legnosa. La raccolta delle parti edibili avviene con uno strumento apposite, chiamato “chakitaklla”.

A scopo alimentare vengono utilizzate sia le foglie che il rizoma; le foglie vengono consumate fresche mentre il rizoma può essere utilizzato tal quale, bollito oppure affumicato. Le foglie vengono utilizzate anche per contenere il formaggio. Si utilizzano inoltre le radici, le quali vengono essiccate e poi grattuggiate: la polvere viene mescolata con dell’acqua al fine di ottenere un amido facilmente digeribilie, destinato all’alimentazione di bambini, anziani e malati. L’achira viene anche utilizzata come foraggio per l’allevamento animale e nella medicina popolare.

Tradizionalmente l’achira veniva consumata durante le celebrazioni religiose del Corpus Christi, poiché la raccolta avveniva la settimana precedente. Il momento della raccolta richiama la partecipazione di molte persone e diventava un momento conviviale in cui, oltre a preparare i forni (in quechua: huatia) per far seccare l’achira, si passa del tempo assieme consumando bevande come la chicha e altri cibi tradizionali.

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Territorio

NazionePerù
Regione

Ayacucho

Cusco

Junín

Area di produzione:Valle del fiume Apurimac

Altre informazioni

Categorie

Ortaggi e conserve vegetali

Comunità indigena:Comunità Quechua
Segnalato da:Dauro Mattia Zocchi, Alessandra Vesta Pinasco García-Miró