Razza

Il concetto di razza è uno dei più controversi all’interno delle scienze naturali. Nell’individuazione e definizione di una razza è fondamentale il ruolo degli allevatori: una razza animale è tale se riconosciuta da un gruppo di allevatori. Secondo lo scienziato Jay Laurence Lush, ad esempio “nessuno è autorizzato ad assegnare a questo termine un valore scientifico. È la parola degli allevatori che noi dobbiamo accettare come definizione corretta” Ciò detto, è possibile definire la razza come un gruppo di animali domestici della medesima specie con caratteri esteriori (trasmissibili ai discendenti per ereditarietà) definiti e identificabili che, nell’ambito della stessa specie, possono essere distinti e separati dagli altri in base a caratteristiche visibili (dimensione, colore del mantello o del piumaggio, forma della testa, degli arti, delle corna, della coda…).
La razza si può definire autoctona quando le sue caratteristiche sono legate a un territorio più o meno vasto in cui si è sviluppata o si è naturalmente adattata nel corso del tempo (nei bovini sono necessarie almeno sei generazioni per fissare le caratteristiche di una razza).
Sono esempi di razze: la razza bovina mirandaise, una razza da carne originaria del Gers, un dipartimento della regione Midi-Pyrénées (Francia), la gallina bianca di Saluzzo (un’area di pochi comuni in Piemonte, Italia) o ancora la pecora villsau (coste nord-occidentali della Norvegia), una delle più antiche razze ovine ancora esistenti nel Nord Europa.
Le razze autoctone si adattano meglio alle condizioni climatiche, geografiche e socioeconomiche del territorio, anche in ambienti estremi hanno bisogno di meno cure e meno cibo.
Una razza per essere poi definita ufficialmente come tale deve essere registrata. La registrazione di una razza avviene solo in seguito alla richiesta da parte di un gruppo di allevatori.
Le razze hanno origine in luoghi precisi ma in alcuni casi – e questo accade di solito perché alcune di loro caratteristiche sono particolarmente valide – possono diffondersi in altre parti del mondo. Può capitare che una razza sia a rischio di estinzione nella sua zona di origine, come la capra del Toggenburgo, di cui sono rimaste poche centinaia di capi nella regione del Toggenburgo (Cantone di San Gallo) ma essere diffusa in altre regioni alpine.
Sull’Arca del Gusto, è importante collegare sempre la razza a un prodotto: carne, latte, formaggio, salume…

Altre informazioni
Il Worldwatch List of Domestic Animal Diversity, rapporto pubblicato per la prima volta nel 2000 dalla FAO e dall’UNEP (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) e punto di riferimento per le razze domestiche in via d’estinzione a livello globale, indica che, ogni settimana, il mondo perde due razze di animali allevate dall’uomo. Secondo lo stesso rapporto in un secolo, sono già andate perdute un migliaio di razze e un terzo di quelle ancora oggi esistenti (oltre 2.000), rischia di scomparire nei prossimi 20 anni. Una volta che una razza è estinta, lo è per sempre.
Uno dei pericoli maggiori per la diversità degli animali domestici è l’esportazione di animali dai Paesi del Nord del mondo verso i Paesi del Sud del mondo, che si traduce sovente non solo in incroci, ma anche con il rimpiazzo tout court delle razze locali, considerate meno produttive rispetto a quelle provenienti dal mondo industrializzato.