Fra le molte storie italiane legate a Slow Food sembra impossibile non parlare di Alberto Battaglia, dei suoi carusi e delle albicocche di Scillato (Presidio Slow Food).
È una di quelle storie che rappresenta tutto ciò che di bello può esistere grazie alla nostra Fondazione. Alberto è un ragazzo che vive ancora oggi a Scillato, un paesino di poco più di 600 abitanti nel Parco delle Madonie in provincia di Palermo ed è qui che, nel 2014, insieme ai suoi amici Giuseppe, Angelo e Beppe, decide di fare qualcosa di straordinario: salvare la sua terra e le tradizioni che la rendono unica.
Recuperando terreni dismessi da oltre 20 anni e nell’iniziale diffidenza di molti, Alberto e i suoi amici (o carusi – da qui il nome della loro Associazione “Terra di Carusi”) fanno crescere in poco tempo 1500 piante di una particolare e dimenticata varietà di albicocca della zona. Le coltivano senza alcun trattamento chimico e si prendono cura di ogni singola foglia, raccolgono i frutti a mano come erano soliti fare i loro nonni.
Il risultato è stupefacente: le profumate albicocche sfaccettate di rosso di cui si era persa memoria sono tornate a popolare le chiome degli alberi e le tavole di quella regione (e non solo). Alberto e i carusi si sono spinti oltre: coinvolgendo le donne, le mamme, le nonne, hanno recuperato un’antica ricetta del luogo e hanno dato il via alla produzione di gustosi barattoli di confettura.
Grazie al supporto di Slow Food, l’albicocca di Scillato è tornata da un passato che l’aveva dimenticata troppo in fretta e dal 2016 è uno di quei 300 Presìdi presenti nel nostro Paese che ad oggi coinvolgono oltre 2000 produttori sul territorio.
Per continuare a salvaguardare la biodiversità e per aiutare altri giovani carusi e contadini in tutta Italia e nel mondo dona il tuo 5×1000 alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS.
Sono queste le attività che noi di Slow Food sosteniamo sul territorio. Sono queste le storie che puoi aiutarci a realizzare col tuo 5×1000.
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La Terra è una sola, coltiviamo il suo Futuro.